La Torre di S.Alò

La Torre di S.Alò è la parte più antica del complesso che oggi ospita il Museo del Corpo dei Vigili del Fuoco.

Le prime testimonianze relative alla Torre di S.Alò o Torre Nuova compaiono in un documento del 1322.

Probabilmente la Torre fu compresa nel programma di fortificazione della cinta muraria tra la fine del sec.XIV e l’inizio del sec.XV. Tale programma, da attribuire a Francesco Gonzaga IV capitano, prevedeva di cingere di mura l’area compresa tra il Castello e l’inizio del Fossato dei Buoi (ora Via Accademia). Negli statuti riformati da Francesco Gonzaga si legge infatti “Turris nova e fossato bovurri”.

La Torre Nuova, parte integrante della seconda cinta fortificata della città, aveva funzione d’avvistamento, ma fu anche il luogo di approdo e di segnalazione per le imbarcazioni di passaggio cariche di mercanzie. E’ probabile che dalla Torre si potesse accedere direttamente ai camminamenti posti sulla sommità delle mura di fortificazione, lungo il Fossato dei Buoi. La Torre aveva un cortile di pertinenza che si ritrova denominato “cortile di S.Alò”.

Con la costruzione delle Scuderie, la Torre sembra diventare edificio di pertinenza, tanto che in un documento del 1754 si fa menzione alle”camere in capo a detta scuderia, che esistono nel Torrazzo, che ha necessità di essere ricoperto nel tetto”. A quella data la Torre sembra proprio far parte del complesso delle Scuderie.

Nell’Ottocento la Torre ospita i militari e nel 1853 la Corona la cede definitivamente all’autorità militare, perché venisse impiegata come osservatorio. Tra il 1930 ed il 1950 venne demolita la struttura difensiva antistante la Torre di S.Alò.

La Torre di S.Alò, anni ‘30